ARTISTI
Direttore e arrangiamenti Giorgio Babbini
Orchestra del Conservatorio Maderna di Cesena

Il progetto nasce dalla personale intenzione da parte di Giorgio Babbini di avviare ad un'operazione filologica che utilizzi i mezzi strumentali e i repertori musicali usati negli anni ’20, all’epoca del Cinema muto, nelle importanti sale delle principali città europee e americane (nelle sale di provincia ci si accontentava del solo pianista) prima quindi dell’avvento del Cinema sonoro e della relativa sua Colonna sonora.
Per l’occasione, con un gruppo orchestrale, invece del solo pianista, si eseguiranno quindi quei repertori più o meno generici che si utilizzavano in quei tempi (Cue Sheets), con indicazione delle scene per situazioni drammaturgiche applicabili a qualsiasi film, ma anche quei brani ispirati alla musica da ballo del tempo (Fox-Trot, One-step, Marce, Valzer, Rag-Time, ecc.), e alla musica della tradizione romantica.
L’organico strumentale è formato da 15 strumentisti (flauto, clarinetto, sax, fagotto, tromba, trombone, arpa, violini I-II, violoncello, contrabbasso, percussioni) diretti da Giorgio Babbini, compilatore delle musiche scelte per l’esecuzione e coordinatore della fase sonora durante la proiezione dei film.

I film scelti per l’occasione sono: “One Week” del 1920 e “La palla n.° 13 Sherlok Jr" del1924, due capolavori di Buster Keaton nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna.

Alcuni brani proposti nella serata sono tratti dai repertori di uso abituale che in genere si riferivano a situazioni drammaturgiche, ambientali, descrittive, paesaggistiche attraverso una gamma di corrispondenti situazioni musicali. Si è pensato di proporre per la serata alcuni titoli quali: Comedy, Dramatic Agitato, Mysterious, Catastrofe, True Love, Lotta e tumulto, ecc. che non erano altro che brani musicali modello, dei prontuari applicabili a diversi film allora in circolazione. Altri brani, sempre secondo prassi, appartengono ai repertori della musica da ballo di allora (Valzer, Valzer lento, Fox -Trot, One-Step, Rag-Time), e altri ancora dal repertorio romantico. Alcuni frammenti di sincronismo verranno poi affidati a singoli strumenti o a particolari effetti sonori(rumori, colpi, ecc.). Come si può ben capire, dal momento che i brani sono tutti d’epoca, si potrebbe quindi parlare di una vera e propria operazione di tipo  filologico, in cui si vuole realizzare una forma di spettacolo del tutto simile a quelli in voga negli anni ’20.